Uno spinoso involucro, il riccio, lo contiene. Quando è acerbo è verde, in seguito, con la maturazione diventa giallo-bruno, si apre e lascia intravvedere il seme, la bella castagna marrone e lucida.
Scientificamente è formata da PERICARPO: la buccia liscia, marrone, all’interno pelosa.
L’ILO è la parte basale del frutto, detta anche parte cicatriziale, di colore più chiaro della buccia;
la TORCIA è il residuo della buccia e si presenta come un minuscolo ciuffetto;
l’EPISPERMA è la pellicola color camoscio in cui è avvolto il seme.
Il SEME è la parte edibile, ricca di amido, di colore biancastro all’interno e più ambrato all’esterno; molto sodo al tatto.
I boschi verdeggianti occupano soprattutto la media e bassa valle.
La loro distribuzione dipende dalle caratteristiche del clima.
I castagneti del versante retico, favoriti dall’esposizione a solatio, sono spesso rigogliosi e possono superare i 1000 metri di quota, ma è nel versante orobico che i boschi di castagni trovano la loro massima diffusione.
Essi occupano una fascia senza soluzione di continuità dall’inizio della valle fino a Tirano.


Botanica
LA CASTAGNA
Si perde nella notte dei tempi l’usanza di raccogliere, conservare e consumare le castagne.
I valtellinesi, antichi e moderni, considerano la castagna un prodotto prezioso della terra.
